mercoledì 18 maggio 2011

Duri a Marsiglia

L'autore Fusco Gian Carlo é un'anarchico, fuggito del fascismo in un' Italia fatta di pugnali e camice nere, in un mondo forse “fantastico”o forse reale.

Narra con passione e destrezza le avventure del giovane “Charles Fiori”, in una Marsiglia governata da bande rivali, ma che sepperò mettere da parte le ostilità, per il "bene comune", contro il nazismo.
Definito noir, per gli argomenti trattati: prostituzione; droga; pistolettate e scazzotate; ma nulla di tutto ciò lascia un segno d'orrore nel lettore, paradossalmente si é affascinati da questo "mondo" in cui il giovane protagonista risulta essere sempre al di sopra di questi "uomini d'onore" , legato al suo amore per la letteratura.

Nella cittadina dove il tempo si é fermato

Battumil Hrabal nostalgico scrittore di lontani paesaggi, di alberi, strade, treni, profumi e di persone dall'animo complesso ma elementare al contempo, nel culto della terra.

Dipinge ad arte la solitudine del figlio unico dell'amministratore della fabbrica di birra, prima voce narrante, che con “occhi” d' adulto, descrive tutti i protagonisti della storia, dal cappellano, agli operai della fabbrica, intenti a prendere dei blocchi di ghiaccio dal fiume in un gelido inverno e l'accorgersi dell'esistenza di due mondi completamente differenti.

La conclusione della storia sarà affidata alla voce del padre, nel raccontare il momento più drammatico “il vedere morire lentamente il fratello” deciso a non voler più far parte di un mondo in cui le tradizioni, le feste, la musica ed i canoni di comportamento, di un antico impero, rendendo la vita più “dolce”, soffocate e rigettate dalla dittatura “rossa”...le risate delle signorine erano echi lontani....

Lo sguardo di zio Pepin rivolto a fissare il soffitto, mentre il corpo giaceva nel letto della casa di cura, anche il colore dei sui occhi era mutato...

giovedì 28 gennaio 2010

L'ipnotista

Dopo una lunga pausa, rieccomi a l'opera, scritto con passione e bene, tanto da non far pesare le 580 pagine, la trama però è un po' troppo ricca di colpi di scena, ed il finale è aperto ad un eventuale seguito, c'è un passaggio poco chiaro, forse sarà da quello che ripartirà il nostro autore Lars Kepler.

Tutto ruota tra due personaggi centrali, un commissario di polizia criminale, d'origine finlandese Joona Linna e il nostro ipnotista Erik Maria Bark, che dovrà ipnotizzare Josef Ek, unico testimone del massacro della sua famiglia, anche se le sue condizioni sono critiche, per cercare di ritrovare la sorella.

Corpi dilaniati e straziati dalla lama di un coltello, l'odio, la rabbia e la fredda ed attenta manovra con la quale l'assassino, mette fine a chiunque ostacoli i suoi piani, è inquietudine, e non sono da meno, i personaggi marginali che mostrano efferata crudeltà pur essendo degli “innocenti”, essere essere umano sa essere sin da piccolo diabolico e crudele, vittime e carnefici saranno messi a confronto, ed alcuni si scambieranno di ruolo, che sia dunque questa la nostra vera natura?


venerdì 11 dicembre 2009

Veracruz

Una natura umana spietata e sanguinaria, l’avidità del potere, Michel de Grammont, avrà il suo primo impulso scomposto e incontrollabile, uccidendo la sua prima vittima, all’età di 14 anni, un ufficiale militare, perché si era dimostrato poco cortese e privo di buone maniere nel corteggiare sua sorella.

Si arruolò con il grado di capitano nella flotta di Luigi XIV, per non essere processato per l’omicidio dell’ufficiale, e da subito capì di dover continuare a “dissetare la sua sete di potere”, e l’unico modo era dar sfogo alla sua anima nera, disertò per unirsi ai filibustieri della Tortuga.

Nel 1683 invase l’isola di Vera Cruz ricavandone un immenso bottino, ma le sue gesta non si fermarono qui ed il sangue versato non lo soddisfò mai a pieno, solo la “Natura” riuscì a fermare tale ferocia, di lui e parte del suo tesoro, si persero le tracce dopo una tempesta nel 1686.

Questo secondo volume della serie dedicata da Valerio Evangelisti alla figura dei pirati, la si potrebbe equiparare al mondo della finanza, in cui gli stati, grazie a leggi ad hoc, proteggono i loro “squali”, all’ epoca, fu grazie all’escamotage della "lettera di corsa e rappresaglia" , che concedeva ai proprietari di navi mercantili di poter reagire, attaccando a loro volta il nemico per rifarsi delle perdite. Col tempo i sovrani si resero conto che questo poteva essere un mezzo efficace per contrastare i commerci delle potenze rivali in tempo di guerra.

mercoledì 25 novembre 2009

Lilith

Emozioni: un vortice contrastante, l’etica e la morale o voi insaziabili divoratori di carta, lasciatele fuori mentre leggerete "il fumetto" , che a mio avviso diverrà un cult dei nostri tempi, preludio futuristico di ciò che potrebbe accadere all’umanità.

Lilith , di Luca Enoch edito dalla Sergio Bonelli Editore, una cronokiller inviata nel tempo, che cambierà di volta in volta il periodo storico, per rintracciare ed uccidere determinate persone, anche se innocenti o dovrà donarsi sessualmente per raggiungere il suo obiettivo, salvare l'umanità da un futuro di distruzione, non a caso le origine del suo nome, derivino da un demone femminile, ritenuto portatore di disgrazie, malattia e morte al suo passaggio.

Da non perdere il numero 3, ci troviamo nella prima guerra mondiale, sul fronte italiano, poco prima della disfatta, più che Battaglia di Caporetto, il personaggio di Matiz ricalca la figura di Silvio Ortis, giovane alpino, processato e condannato a morte, per aver discusso, un ordine d'attacco suicida impartito da un suo superiore, e con lui saranno giustiziati: Basilio Matiz, Giovan Battista e Angelo Massaro, per non dimenticare.

martedì 24 novembre 2009

Altai

Sbircio poco attenta il giornale, distratta da una buona selezione musicale, e nel togliermi gli occhiali, la mano si poggia , sul dorso della copertina di Atlai, è stata una gradevole sorpresa, il collettivo di scrittori Wu Ming, ha saputo riprendere l’epoca ed il filo conduttore di Q, romanzo ambientato nel 16esimo secolo in Europa centrale, durante le sommosse contadine e rivolte popolari che per poco, non fecero slittare la Riforma protestante, prima di essere messe a tacere, nel sangue con il consenso di Lutero, senza cadere nell'errore, di un eventuale ripetere la storia del primo.
In Altai spiccano due figure Giuseppe Nasi, nemico e spauracchio d'Europa, potente giudeo che dal Bosforo, nominato Signore di Tiberiade, con l'obbiettivo esplicito di reinsediare gli ebrei e incoraggiare i commerci, portò gli ottomani in guerra contro la Repubblica di Venezia, che perse l'isola di Cipro; e dell’ uomo che si mise in viaggio, per l'ultimo appuntamento con la storia, unico elemento identificativo era una moneta portata al collo ricordo del Regno dei Folli…da leggere tutto d’un fiato per voi insaziabili divoratori di carta.

domenica 22 novembre 2009

Remarlable creatures: Le strane creature


Un plauso, va a Tracy Chevalier, che, con gran maestria ricostruisce la storia della prima paleontologa, Mary Anning, figlia d’ebanista, cresciuta in un piccolo paesino sulla costa meridionale del Sussex, dove ancora oggi è teatro di ritrovamenti paleontologi.

Una episodio singolare le caratterizzerà la vita, poco più che una poppante, sarà colpita da un fulmine, uccidendo la donna che la teneva fra le braccia e le due ragazze accanto a lei, Mary sarà l’unica sopravvissuta, e da bimbetta esile e malaticcia, diverrà una creatura vivace e con un’incredibile passione per le “strane creature” che raccoglierà lungo la spiaggia del suo villaggio del Dorset, Lyme Regis.

Ossa che utilizzerà, per sfamare i suoi fratelli, vendendole ai collezionisti, notorietà e fama, le saranno sottratte dai dotti “professoroni”d’Oxford, considerando, che, il contesto lavorativo dell’epoca, era dominato dagli uomini.

Un “outsider” guardata con sospetto dalla classe borghese, perchè libera e felice d’esserlo, che ha dedicato la sua vita alla ricerca dei fossili e all’amicizia con una delle due sorelle Philop, arrivate da Londra eleganti e alla moda.

Elizabeth, una venticinquenne nubile e colta che invece di comportarsi come una sfortunata zitella , al contrario considerando un vanto, il non "voler"/ “dover” civettare con gli uomini. Due donne di diversa estrazione sociale e distanti negli anni, si ritroveranno a condividere la stessa passione, pioniere, di questo nostro presente e futuro, in cui (si spera) non ci siano più limiti legati alla sessualità dell’individuo, per poter accedere a qualsiasi carica e professione, ma contando sulle effettive capacità!

A Mary Anning si dovrà la scoperta del primo cranio di Ictiosauro, che rese possibile, la radicale svolta negli studi dell'evoluzione che condusse Darwin a pubblicare nel 1859 “ L'origine delle specie”. Non male, vero?!?