venerdì 11 dicembre 2009

Veracruz

Una natura umana spietata e sanguinaria, l’avidità del potere, Michel de Grammont, avrà il suo primo impulso scomposto e incontrollabile, uccidendo la sua prima vittima, all’età di 14 anni, un ufficiale militare, perché si era dimostrato poco cortese e privo di buone maniere nel corteggiare sua sorella.

Si arruolò con il grado di capitano nella flotta di Luigi XIV, per non essere processato per l’omicidio dell’ufficiale, e da subito capì di dover continuare a “dissetare la sua sete di potere”, e l’unico modo era dar sfogo alla sua anima nera, disertò per unirsi ai filibustieri della Tortuga.

Nel 1683 invase l’isola di Vera Cruz ricavandone un immenso bottino, ma le sue gesta non si fermarono qui ed il sangue versato non lo soddisfò mai a pieno, solo la “Natura” riuscì a fermare tale ferocia, di lui e parte del suo tesoro, si persero le tracce dopo una tempesta nel 1686.

Questo secondo volume della serie dedicata da Valerio Evangelisti alla figura dei pirati, la si potrebbe equiparare al mondo della finanza, in cui gli stati, grazie a leggi ad hoc, proteggono i loro “squali”, all’ epoca, fu grazie all’escamotage della "lettera di corsa e rappresaglia" , che concedeva ai proprietari di navi mercantili di poter reagire, attaccando a loro volta il nemico per rifarsi delle perdite. Col tempo i sovrani si resero conto che questo poteva essere un mezzo efficace per contrastare i commerci delle potenze rivali in tempo di guerra.