giovedì 28 gennaio 2010

L'ipnotista

Dopo una lunga pausa, rieccomi a l'opera, scritto con passione e bene, tanto da non far pesare le 580 pagine, la trama però è un po' troppo ricca di colpi di scena, ed il finale è aperto ad un eventuale seguito, c'è un passaggio poco chiaro, forse sarà da quello che ripartirà il nostro autore Lars Kepler.

Tutto ruota tra due personaggi centrali, un commissario di polizia criminale, d'origine finlandese Joona Linna e il nostro ipnotista Erik Maria Bark, che dovrà ipnotizzare Josef Ek, unico testimone del massacro della sua famiglia, anche se le sue condizioni sono critiche, per cercare di ritrovare la sorella.

Corpi dilaniati e straziati dalla lama di un coltello, l'odio, la rabbia e la fredda ed attenta manovra con la quale l'assassino, mette fine a chiunque ostacoli i suoi piani, è inquietudine, e non sono da meno, i personaggi marginali che mostrano efferata crudeltà pur essendo degli “innocenti”, essere essere umano sa essere sin da piccolo diabolico e crudele, vittime e carnefici saranno messi a confronto, ed alcuni si scambieranno di ruolo, che sia dunque questa la nostra vera natura?