martedì 24 novembre 2009

Altai

Sbircio poco attenta il giornale, distratta da una buona selezione musicale, e nel togliermi gli occhiali, la mano si poggia , sul dorso della copertina di Atlai, è stata una gradevole sorpresa, il collettivo di scrittori Wu Ming, ha saputo riprendere l’epoca ed il filo conduttore di Q, romanzo ambientato nel 16esimo secolo in Europa centrale, durante le sommosse contadine e rivolte popolari che per poco, non fecero slittare la Riforma protestante, prima di essere messe a tacere, nel sangue con il consenso di Lutero, senza cadere nell'errore, di un eventuale ripetere la storia del primo.
In Altai spiccano due figure Giuseppe Nasi, nemico e spauracchio d'Europa, potente giudeo che dal Bosforo, nominato Signore di Tiberiade, con l'obbiettivo esplicito di reinsediare gli ebrei e incoraggiare i commerci, portò gli ottomani in guerra contro la Repubblica di Venezia, che perse l'isola di Cipro; e dell’ uomo che si mise in viaggio, per l'ultimo appuntamento con la storia, unico elemento identificativo era una moneta portata al collo ricordo del Regno dei Folli…da leggere tutto d’un fiato per voi insaziabili divoratori di carta.

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