mercoledì 18 novembre 2009

Che la festa cominci


Ritroviamo un Niccolò Ammaniti, allegorico e grottesco, in cui la realtà viene stravolta dall’assurdo, il tutto ruota attorno a tre personaggi: Saverio Moneta, il leader della setta ormai in declino “Le Bestie di Abaddon”; un giovane scrittore romano Fabrizio Ciba in cerca di qualche notizia che lo salvi da un imminente rimpiazzo dal suo editore stanco d’attendere un “lavoro” mai espresso, e per concludere, Sasà Chiatti un immobiliare imprenditore arricchitosi grazie alla speculazione edilizia, sopraggiunto a Roma in cerca di approvazione e fama; per ottenerli ha un solo mezzo, i soldi, con i quali acquisterà uno dei parchi più belli di Roma, Villa Ada, e organizzerà la festa più spettacolare che la capitale possa ricordare. Il parco verrà popolato da animali esotici, gru, ippopotami, elefanti indiani e tigri albine,il tutto si concluderà in un vortice, di sangue, terra ed acqua, molto Pulp!!!!

Non volendo identificare i personaggi del suo libro e lasciando a “noi insaziabili divoratori di carta”, libero spazio all’immaginazione, si potrebbe di sicuro dire, che al nostro autore stia a cuore, uno dei “polmoni verdi” di Roma tra i più belli, “Villa Ada, che ahimè è mal gestita, considerando che al suo interno ospita una popolazione faunistica abbastanza ricca, grazie all'ampiezza del comprensorio e alla vicinanza al Tevere, sono presenti molti scoiattoli, talpe, ricci, conigli selvatici, istrici, e ricche comunità di uccelli. La flora è estremamente varia, ed è in prevalenza

di origine antropica, l'essenza prevalente è il Pino domestico specie indigena che caratterizza in generale il paesaggio di Roma. Nella villa si trovano inoltre grandi individui arborei, posizionati in modo da costituire punti focali del paesaggio. All'interno della villa è presente anche una rarissima metasequoia, un abete acquatico importato dal Tibet nel 1940.

Che sia dunque un ammonimento a chi vuol deturpare un luogo d’incanto, se si tiene conto della volontà, da parte del Comune e del II Municipio della città (nella cui area rientra la villa), di alloggiare un Museo del Giocattolo nelle ex Scuderie Reali, situate nella zona di verde più intatta del parco, fatto che comporterebbe, l'abbattimento di numerosi alberi; a voi larga sentenza!

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